La Rasgioni - The Reason
La Rasgioni era una pratica di risoluzione pacifica delle controversie (in materia di eredità, sconfinamenti di bestiame, ecc.) che esisteva in Gallura fino a circa mezzo secolo fa ( studiata da Simone Sassu in “La Rasgioni in Gallura”, Armando, 2009 sulla base di una preziosa registrazione sonora effettuata da Pietro Sassu nel 1963 a Giùncana (Viddalba). Due alligadori (avvocati) rappresentavano gli interessi di ciascuna parte di fronte a tre rasgiunanti (giudici): due nominati da ciascuna delle parti in lite e l’omu di mezu, l’arbitro concordato da entrambe. Gli alligadori erano famosi nel territorio per la loro abilità oratoria, e anche per questo si accorreva da paesi lontani per sentirli arringare. Esaminata la questione e sentiti i testimoni, l’omu di mezu invitava parti e pubblico al pranzo comunitario, dopo il quale pronunciava il verdetto: dizisa se veniva accettata la richiesta di una delle parti, arrangiu nel caso di una soluzione di compromesso.
Traditionally, La Rasgioni was used in Sardinia as a public mediation process for reconciling two parties whenever a conflict, often regarding property or livestock, could not be solved in other ways. Five people were involved in the process of reconciliation: two alligadori (lawyers) who represented the interests of each party; three rasgiunanti (judges: two nominated by each side, and the omu di mezu, arbiter, chosen by both). Once the Alligadori had presented their speeches, the rasgiunanti examined relevant documents and afterwards were called to pronounce their final verdict. Two solutions were possible: dizisa if the request of one of the parties was accepted; or arrangiu when a compromise solution was suggested. Everyone could attend the debate, thus turning private conflicts into collective public events in order to create learning opportunities for the whole community.
Il tribunale della siccità - A drought Court
"La nostra terra. La nostra casa. Il nostro futuro" è lo slogan 2017 della Giornata Mondiale contro la Desertificazione, istituita dall’Onu nel 1994. In tutto il mondo si terranno varie iniziative per promuovere la consapevolezza sull’interconnessione fra sicurezza alimentare, inquinamento, disponibilità di acqua, degrado del suolo, perdita di biodiversità, povertà, emigrazione e conflitti alla luce dei cambiamenti climatici. A Sassari la giornata verrà celebrata venerdì 16 giugno 2017 presso il cortile di Palazzo Ducale in una iniziativa organizzata dal Nucleo di Ricerca sulla Desertificazione dell'Università, dal Comune di Sassari e da Cinearena: La Rasgioni: il tribunale della siccità. L'idea è di proporre il modello della Rasgioni per promuovere un confronto pubblico su un tema di attualità e con l'intento di sensibilizzare verso temi poco percepiti come i cambiamenti climatici, il consumo e il degrado del territorio, le connessioni nascoste tra pratiche quotidiane e il deterioramento delle risorse. La Rasgioni vedrà a confronto da una parte le Istituzioni competenti (ENAS, EGAS, Comune di Sassari, Consorzi di bonifica, Abbanoa, Agenzie Regionali, Assessorati regionali, Università, Provincia di Sassari, Genio Civile) e dall’altra Imprenditori e Associazioni (Coldiretti, Confagricoltura, CIA) agricoltori, commercianti, industriali, ambientalisti.
"Our Land, Our Home, Our Future" is the 2017 World Day to Combat Desertification slogan, set up by the UN in 1994. Various events will be undertaken around the world to promote awareness of the interconnection about food security, pollution, water availability, land degradation, loss of biodiversity, poverty, migration and conflicts in the light of climate change. In Sassari - Sardinia, Italy - the day will be celebrated on Friday, June 16, 2017 in the courtyard of Palazzo Ducale in an event organized by the Desertification Research Centre of the University, the Municipality of Sassari and Cinearena: La Rasgioni: a drought court. We propose the Rasgioni model to promote a public debate on a topic issue and with the intent of sensitizing to lesser perceived issues such as climate change, consumption and degradation of the land, hidden connections about daily practices and the deterioration of resources. On one side the Institutions, on the other Entrepreneurs and Associations.
L'arrangiu (la sentenza)
«Prevenzione e gestione della siccità dipendono da numerose concause e molti responsabili: non ci sono vincitori, tutti sono perdenti». Così l’arrangiu, la sentenza di accordo fra le parti emessa al termine della Rasgioni, il tribunale della siccità tenutosi a Sassari venerdì 16 alla presenza di un folto pubblico nell’ambito della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione.
Le rasgiunanti - il collegio formato da Giovanna Seddaiu (femina di mezu), Veronica Dini e Phuoc Lai Nguyen - sottolineano che da una parte «i rappresentanti delle istituzioni hanno evidenziato la frammentazione dei ruoli e delle responsabilità, che unite alla mancanza di coraggio spesso impediscono la risoluzione efficace e tempestiva dei problemi». Dall’altra i rappresentati della società civile «colpevolizzano le istituzioni proponendo per lo più soluzioni individuali».
Nell’arrangiu si propone alle parti di «avviare un percorso partecipato e condiviso, anche attraverso l’inversione dei ruoli: mettersi nei panni dell’altra parte, per individuare una criticità sulla quale intervenire». La sentenza traccia anche un percorso possibile: «individuare tale criticità, mettere in comune le informazioni, concordare la strategia di azione, porsi obiettivi specifici stabilendo i tempi di realizzazione».
Il verdetto si conclude mettendo a disposizione delle parti il comitato organizzatore della Rasgioni (Nucleo Ricerca Desertificazione dell’Università di Sassari, Comune di Sassari, Cinearena) nel «facilitare e supportare il percorso che le parti sono chiamate ad intraprendere».
Hanno testimoniato per le istituzioni - difese dall’alligadori Sante Maurizi - Pietro Zirattu (Consorzio Bonifica della Nurra), Giovanni Sistu (ENAS), Mariano Pintus (Distretto idrografico della Sardegna), Giuseppe Volpe (Genio Civile), Andrea Motroni (ARPAS), Luigi Lotto (presidente Commissione attività produttive del Consiglio Regionale), Alessandro Ramazzotti (Abbanoa), Manal Fawzy (University of Alexandria, Egypt), Nicola Sanna (Presidente EGAS) Per la società civile - difese dall’alligadori Pier Paolo Roggero - Gavino Pulinas (pastore di Osilo), Vincenzo Nieddu (cerealicoltore della Nurra), Gianfranco Farimbella (Sella & Mosca), Battista Cualbu (Coldiretti), Giovanni Canu (CIA), Don Gaetano Galia (cappellano del carcere di Bancali), Sandro Roggio (Consulta sarda ambiente/territorio).
The arrangiu (the judgment)
"Prevention and management of drought depend on many causes and many responsible people: there are no winners, all are losers." So the Arrangiu, the agreement between the parties issued at the end of Rasgioni, the drought court held in Sassari on Friday, 16 in the presence of a large audience for the World Day to Combat Desertification.
The Rasgiunanti - the formation of the Court: Giovanna Seddaiu (femina di mezu), Veronica Dini e Phuoc Lai Nguyen - write that " the Institutions pointed out the fragmentation of roles and responsibilities (joined with lack of courage) often prevent the effective and timely resolution of the problems ». On the other hand, representatives of civil society "blame institutions and propose individual solutions".
The Arrangiu propose to "initiate a participatory and shared path, also through role reversal: to step into the other side shoes, in order to find one criticality on which take action."
The judgment also traces a possible route: "Identifying this criticality, sharing information, agreeing on the strategy of action, setting specific goals by establishing the timescale".
The verdict concludes by making available to the parties the organizing committee of the Rasgioni (Desertification Research Center of the University of Sassari, Municipality of Sassari, Cinearena) in "facilitating and supporting the path that the parties have to undertake".
Institutions
alligadori (lawyer) Sante Maurizi
witnesses
Pietro Zirattu (Consorzio Bonifica della Nurra), Giovanni Sistu (ENAS), Mariano Pintus (Distretto idrografico della Sardegna), Giuseppe Volpe (Genio Civile), Andrea Motroni (ARPAS), Luigi Lotto (presidente Commissione attività produttive del Consiglio Regionale), Alessandro Ramazzotti (Abbanoa), Manal Fawzy (University of Alexandria, Egypt), Nicola Sanna (Presidente EGAS)
Civil Society
alligadori (lawyer) Pier Paolo Roggero
witnesses
Gavino Pulinas (pastore di Osilo), Vincenzo Nieddu (cerealicoltore della Nurra), Gianfranco Farimbella (Sella & Mosca), Battista Cualbu (Coldiretti), Giovanni Canu (CIA), Don Gaetano Galia (cappellano del carcere di Bancali), Sandro Roggio (Consulta sarda ambiente/territorio).
Altre Rasgioni - Previous Reasons
Altre Rasgioni
Il modello è stato sperimentato con successo ad Arborea per far emergere i temi legati alla gestione sostenibile della risorsa-acqua mettendo di fronte le istituzioni, gli operatori economici, le associazioni ambientaliste e i cittadini. I ricercatori dell'Università di Loughborough hanno colto le potenzialità della Rasgioni e l'hanno adattata con successo alle tematiche locali.
Previous Reasons
The model was successfully tested in Arborea (Sardinia, Italy) to bring out issues related to sustainable water management by bringing together institutions, economic operators, environmentalists and citizens. Loughborough University (UK) researchers get the potential of the Rasgioni and successfully adapted it to local issues.
- Dove siamo - Where
Sassari, Sardinia, Italy, 16 june 2017
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